Č una scena comune nelle strade di Hong Kong. In piena luce, o appena si fa sera, qualcuno si dą da fare intorno a piccoli bracieri di metallo rosso con un'espressione concentrata. Brucia pile di oggetti di carta, attizzandoli con lunghi ferri sottili e ravvivando il fuoco quando necessario, mentre brandelli di carta carbonizzata e incenerita svolazzano intorno. A volte non c'č nemmeno il piccolo braciere scarlatto e si bruciano gli oggetti di carta tenendoli tra le mani, accovacciati sul bordo del marciapiede, facendo attenzione a non scottarsi le dita. Certe mattine, uscendo di casa, si notano piccoli gruppi di arance da cui si leva il fumo fragrante di sottili bastoncini d'incenso, oppure, sul marciapiede, si intravedono le tracce rosse traslucide della cera colata da candele consumate durante la notte. Una festa minore, una ricorrenza speciale? O forse, invece, una cerimonia privata per onorare dči, spettri, antenati?
Dči, spettri e antenati: l'immaginario religioso tradizionale cinese č fittamente popolato dalle loro presenze. Tre entitą distinte e in stretta simbiosi con i vivi, con i quali tessono una complessa rete di dipendenza reciproca, e che possono, a seconda delle occasioni, rivelarsi benevole o temibili. Cosģ sta ai vivi manipolare nel mo-do appropriato rituali nei templi e offerte private sulla strada da trasmettere nell'aldilą per cercare di garantirsi una vita serena e di successo. Sempre attraverso il fuo-co, elemento supremo con cui i vivi parlano a chi abita ora in altri regni. Brucia costante nei templi oppure viene acceso privatamente, nei piccoli bracieri rossi, o da-vanti agli altari di casa.
Cosa si invia a queste presenze eteree che vanno blandite con lusinghe e attenzioni? Qualsiasi cosa, perché nell'aldilą servono soldi, tanti soldi e lingotti d'oro per corrompere i funzionari celesti. E cibo e vestiti sono indispensabili, non meno di passatempi e lussi. Uno spettro affamato o un antenato imbronciato possono fare mil-le sgarbi ai vivi, per cui meglio non rischiare.
Fra i prodotti in cartoncino e carta colorata esposti nei negozi specializzati, che oggi si trovano in particolare nei quartieri di Sheung Wan e San Ying Pun, nella lunghissima Queen's Road West, c'č veramente l'imbarazzo della scelta.
Vari tagli di banconote e lingotti d'oro. Scarpe con loghi somiglianti a quello di Louis Vuitton, oppure da ginnastica o da ballo, in paillettes. Ciabatte, pantofole. Camicie con cravatta, maglioni e tagli di stoffa a fiori o in tinta unita per confezionare vestiti a piacimento. Borse e ventiquattrore (sempre con logo che imita quello di Louis Vuitton), valigie di vari colori per tragitti pił lunghi; set da viaggio con passaporto, carte di credito, biglietti aerei e assicurazione. Per le signore parure di bellez-za con rossetti, ombretti, creme idratanti e antirughe, fard e cipria. Tutto per la barba, e anche dentifricio, spazzolino e collutorio. Non mancano dentiere, shampoo, balsami, spazzole, pettini e asciugacapelli.
Per i pił sportivi, palloni da calcio, racchette da squash e da ping pong. A chi potrebbe rimpiangere il gioco d'azzardo vengono inviati mazzi di carte, tessere per il mahjong (una sorta di solitario) e dadi. L'intrattenimento č garantito da televisori, lettori dvd, stereo, radio, computer e video game. E le serate dell'aldilą ravvivate da bottiglie di tutti i generi di alcolici - in particolare whisky e brandy - e pacchetti di sigarette. Comfort garantito: poltrone mas-saggiatrici, carrozzine per invalidi, ventilatori, condizionatori d'aria, stufe. Animali domestici, in particolare cani, gatti e canarini in gabbia, gemme, gioielli e orologi che paiono Rolex.
Soprattutto, cibo: pinne di squalo e nidi di rondine per zuppe nutrienti anti radicali liberi, dim sum (snack al vapore) e assortimenti di sushi, pizze, set di fast food con patatine, drink e hamburger, interi polli arrosto, set barbeque coreano con salsa piccante, tč, pasticcini e torte di compleanno; pentole, forno, microonde e frigori-fero. Per spostamenti rapidi in mezzo al traffico celeste auto di varie dimensioni con autista, coppia autista e servetta, biciclette, moto e aerei. Tutto, rigorosamente, in carta.
E tutto per rabbonire le capricciose divinitą cinesi venute a far parte di un pantheon sincretico, ampio e accogliente, nel quale trovano posto figure sacre del buddi-smo ed esseri umani divinizzati dalle loro azioni straordinarie, personaggi simili in parte ai santi del cattolicesimo, con la differenza che diventano dči a tutti gli effetti e che la loro grandezza puņ essere stata terribile. Come quella di generali, con cipiglio feroce e grosse sciabole minacciose, che ci guardano burberi dagli altari sacri, ribadendo che per essere divini basta essere stati fuori dall'ordinario. A differenza degli antenati, gli spettri sono esseri privi di una famiglia che si occupi di loro, ab-bandonati dai vivi, nei confronti dei quali sono astiosi e vendicativi. Vagano affamati sulla terra, rubando le offerte predisposte per gli antenati, e l'unico modo per pla-carli č ricordarsi di nutrirli e mandare anche a loro soldi e vestiti.
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